Costo assicurazione civile ( RCA ), quali sono le regioni più costose? I prezzi stanno salendo o scendendo?
Ormai è questione nota che il prezzo dell’RCA è molto variabile da regione a regione.
La differenza può essere anche molto marcata principalmente a causa del rischio che si assumono le assicurazioni.
Immagina di essere un assicurazione, nella regione chiamata “A” devi ripagare i danni che 1 assicurato su 1000 causa, nella regione chiamata “B” invece, devi rimborsare i danni causati da 50 assicurati su 1000.
Si capisce subito che nella regione “B” i guadagni dell’assicurazione saranno molto più bassi qualora il premio fosse lo stesso della regione “A”.
E qui si chiude il cerchio: L’assicurazione, per restare profittevole, dovrà alzare il premio assicurativo nella regione meno “virtuosa”.
Conclusa questa breve premessa, ecco snocciolati i dati del rapporto di IVASS “Bollettino Statistico Anno VII – N. 2 – marzo 2020”
Dati e mappa
Val d’Aosta, la regione più virtuosa che ha “guadagnato” negli anni i prezzi più bassi.
Con 303€ medi gli abitanti della piccola Val d’Aosta hanno la fortuna ed il merito di aver i prezzi più concorrenziali, c’è però da segnalare che è l’unica regione che su base annuale ha ricevuto un aumento del 0,4 %.
Centro-Sud meno virtuose ma con delle “isole felici”.
Come si nota della mappa, scendendo verso Sud il prezzo comincia purtroppo a lievitare fino a toccare gli oltre 521€ medi in Campania.
Il prezzo perciò, è quasi duplicato rispetto alla Val d’Aosta. Tuttavia, appena varcato il “confine” verso il Molise il prezzo “crolla” nuovamente verso prezzi molto vantaggiosi.
Che trend hanno i prezzi?
Una buona notizia, valevole in tutta la penisola è che i prezzi stanno leggermente scendo, rispetto all’anno scorso si parla di un calo medio del 2,4% con in testa la Calabria che ha beneficiato di un calo del 4,5%.
Per concludere
Le assicurazioni cercano il giusto compromesso tra profitti e prezzo concorrenziale per non rischiare che il potenziale cliente, di fronte ad un premio carissimo, scelga addirittura di andare contro la legge circolando senza RCA.
Fra le modalità utilizzate dalle assicurazioni per alzare i margini ci sono pratiche più o meno “etiche”.
Molte “spingono” il cliente verso la sottoscrizione di un contratto assicurativo il più completo possibile, fin qui ovviamente, nulla di male.
Alcune, tuttavia, utilizzano anche dei sotterfugi.
Le pratiche meno corrette subentrano invece nel momento in cui ad esempio il cliente, in seguito ad un sinistro viene spinto a rivolgersi solamente alle carrozzerie ed officine convenzionate.
Questo garantisce un notevole risparmio alle assicurazioni, tuttavia, i prezzi stracciati che riescono a strappare alle aziende convenzionate non possono essere sinonimo di qualità.
I lavori sotto-pagati verranno svolti in modo sbrigativo ed il risultato finale sarà tendenzialmente mediocre.
La necessità di “far numero” si fà sempre più grande nel momento in cui i margini sono scarsi.
Anche in questo caso può tornare utile un esempio: La Carrozzeria di Mario Rossi per stare in piedi necessita di 1000€ al giorno, nel momento in cui un lavoro da viene pagato 10 euro, l’officina dovrà fare 100 lavori al giorno per continuare ad esistere.
La qualità non è la stessa che si avrebbe facendo 50 lavori al giorno pagati 20 euro.
Questo è inoltre il motivo principale per la quale la Carrozzeria Benedetti ha scelto di non convenzionarsi più con le assicurazioni.
Il cliente ha la possibilità di rivolgersi al suo carrozziere o meccanico di fiducia, indipendentemente da quello che dice l’assicurazione.
In questo articolo è spiegato nel dettaglio questa credenza sbagliata.
Questo è tutto, a presto!